“[...] Ed eccomi qui: uomo che ha superato gli ottant’anni, abbracciato da un logoro abito nero un tempo elegante, pochi capelli bianchi, volto scolpito dalle rughe, naso dritto e palpebre pesanti su occhi ancora pieni di vita e in cerca di verità”.
Un protagonista pronto a “viaggiare”, con la mente, nel tempo per fare i conti con il passato.
Antichi segreti, ricordi sepolti nei meandri della mente, oggetti custodi di crimini lontani: storie lunghe da ascoltare, ma in ciascuna una frase, un indizio, per comporre quel ricordo di qualcosa che impauriva e attraeva.
Francesco Bianchi nasce a Vercelli nel 2000. Vive tra Cardano al Campo e il piccolo amato borgo di Rovenna, sulle sponde del lago di Como.
Studente di Architettura, appassionato di storia, anche nei suoi aspetti più intimi e delicati, Francesco adora ascoltare i racconti del passato ed immaginarsi vicende dimenticate.
Questo libro, scritto quasi per caso, nel periodo della pandemia da Covid-19, è rimasto nel cassetto a lungo e nasce dall’immagine della storica casa di famiglia abbandonata da decenni che diventa teatro di incredibili vicende.
È autore anche di “Don Dante Colombo - una vita per Verghera” (2019), “Elementari Giorgio Macchi - storia di una scuola” (2023), entrambi pubblicati da Pietro Macchione Editore. E’ co-autore con Mirella Ardy e non solo di “Racconti alla Finestra” (2020).