L’Atlante del Seprio fa riferimento ai segni lasciati dalla storia nel territorio sepriese.
I segni sono costituiti dalla natura modificata dall'uomo, che a volte sono andati persi o sono stati molto trasformati: tra i primi si possono citare i castelli di Masnago (altro è il Castiglioni Mantegazza), Abbiate Guazzone, Bedero Valtravaglia, i monasteri di Sesto Calende (è rimasta la chiesa), Cavaria e Lentate Verbano, il paese di Varano e il più conosciuto che è Castelseprio vecchio. Tra i secondi ci sono molte chiese ed altri edifici religiosi, diversi castelli, tra cui quello di Crugnola.
La collana vuole fornire agli amministratori comunali e ai tecnici dei piani urbanistici, il metodo e gli strumenti per studiare l'evoluzione urbana e territoriale.
Architetti, ingegneri, geometri e geologi devono saper consultare gli archivi ed essere consapevoli che lì troveranno materiale per poter ricostruire i cambiamenti storici, che sono alla base delle proposte future.
Il libro ha anche una valenza turistica, infatti segnala quei manufatti architettonici che costituiscono i simboli visivi della storia nei vari insediamenti; in alcune situazioni sono state preparate delle tavole con le fasi costruttive di qualche edificio, per facilitarne la visita.
GIAMPAOLO CISOTTO, nato il 29.06.1951 a Monteviale (VI), diplomato presso il Liceo Artistico, laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano. Coautore di La Pieve di Olgiate nel medioevo, 1985; di Lonate Pozzolo, 1985; di Gorla Maggiore,1990; di Giacomo Moraglia architetto neoclassico, 1991. Autore di I muri della memoria, Comune di Rosate, 1999; della Guida di Cairate, Macchione Editore, 2001. Ha curato il volume di Luigi Carnelli, Il fiume Olona, 2006. Insegnante di Disegno e Storia dell’Arte dal 1985 al 2010. Ha redatto la Relazione storica allegata ai Piani Urbanistici di alcuni Comuni. Autore del primo volume di Atlante del Seprio, 2019, Pietro Macchione Editore.